What can other people know of the condition of one’s heart? If the enigma of the mystery of life enters the heart, the person knows no peace until it has been solved.

Sant Kirpal Singh

L’umiltà e la semplicità 1967

Circular letter by Sant Kirpal Singh, dated 1 July 1967


Quando la luce dell’umiltà si riversa sull’anima, il buio dell’egoismo svanisce e l’anima non vive più per se stessa ma per Dio. L’anima si perde in Dio, vive in Dio, e si trasforma in Lui. Questa è l’alchimia dell’umiltà. Trasforma la cosa che è più in basso nella cosapiù elevata. Il grande saggio cinese, Lao Tse, ha espresso questo pensiero con parolebellissime:

Come diventa il mare re
di tutti i fiumi e dei ruscelli?
Perché giace più in basso di loro. 

St. Agostino disse che la via verso Dio è: "Primo,l’umiltà, secondo,l’umiltà e terzo, l’umiltà." Chi è orgoglioso di ciò che possiede, di ciò che ha imparato o della sua autorità non andrà da un Santofino a quando non diventerà umile. Persino se andasse da un Santo, ma se siconsiderasse superiore a Lui, non Lo ascolterebbe. Un bicchiere che è tenuto sopra una caraffa d’acqua rimarrà vuoto- fino a quando non sarà messo sotto la caraffa. Sapete quello che sapete; ascoltate soltanto quello che l’altro ha da dirvi.Magari potete imparare qualcosa da lui.

Sì, i rami di un albero carico di frutta si piegano di proprio accordo. Lo stesso vale per l’uomo che, perdendo se stesso, Lo trova ovunque e in ognuno– s’inchina davanti a tutti, rende l’omaggio del suo cuore a tutti. Questa è la vera umiltà. Non è un senso forzato di modestia. Una persona del genere vive nell’unità con tutti; è negli altri e gli altri sono in lei.

E’ il falso ego che genera il senso di discordia e separazione. Quando l’illusione dell’ego è eliminata, sentiamo “Non siamo separati dagli altri, ma gli altri sono una parte dell’Uno, di Dio, del Maestro e noi tutti siamo impegnati nello stesso servizio a Dio.”

Ognuno di noi è unico nel suo modo. C’è un piano divino per la vita di ognuno che viene in questo mondo; nessuno è stato creato per nulla. Dobbiamo imparare qualcosa da ogni persona. Questo è il mistero dell’umiltà.

Una persona veramente umile non si paragona con gli altri. Sa che nessuno di noi, pur essendo evoluto, è perfetto; nessuno di noi è completo in se stesso. La persona umile non guarda se uno è migliore dell’altro; crede nella divinità di ogni individuo. Se diciamo e affermiamo di essere migliori degli altri, vuol dire che non siamo ancora perfetti.

Solo quando realizziamo la nostra nullità, Dio viene e ci riempie con Se stesso. Dove c’è l’uomo, non c’è Dio; dove non c’è l’uomo, c’è Dio!Dio non può entrare nel cuore di una persona che cerca se stessa. Colui che è pieno di se stesso, si considera superiore agli altri e in questo modo pone un limite su di sé. Dio è senza limiti. Come può l’illimitato entrare nel limitato?

O tu che cerchi Dio: non sentirti superiore agli altri. Spogliati di tutto quello che sei e di tutto quello che hai, svuotati di tutto il tuo “sé”, elimina il tuo ego e sarai faccia a faccia con Dio.

Sono meravigliose le parole del santo sufi, Abu Hassan:

Fratelli! Questa è la Legge:
Chi si avvicina a Dio
Perde quello che ha,
Perde se stesso,
Guadagna invece il Dono Supremo,
Il dono dell’umiltà.
 

Un uomo può sforzarsi di essere umile, ma con tutti i suoi sforzi, può diventare ancora più orgoglioso. C’è una cosa come l’orgoglio di essere umili; è una cosa molto pericolosa, perché è troppo sottile perché sia percepita da chi non ha esperienza. Ci sono persone che soffriranno molto per diventare umili; rendono l’umiltà impossibile. Come può essere umile una persona che pensa sempre come meglio diventare umile?

Una tale persona è occupata tutto il tempo con se stessa; ma la vera umiltà è essere liberi da ogni consapevolezza del sé, ciò include essere liberi dalla coscienza di essere umili. Il vero umile non è mai consapevole di essere umile.

Il vero umile accetta ogni cosa come se venisse dalle mani di Dio. Sa di non avere nulla di lodevole in se stesso. Tutte le virtù che sono in lui vengono da Dio e le lodi che riceve dalle persone appartengono a Dio. Quando il giovane chiamò Gesù “Buon Maestro”, Gesù disse tranquillamente: “Perché mi chiami buono? Non c’è nessuno che sia buono tranne Dio.”

L’umiltà, dice Lacordaire, “non consiste nel nascondere il proprio talento e le virtù, nel considerare noi stessi peggiori e più ordinari di quello che siamo, ma nel possedere una chiara conoscenza di tutto quello che ci manca e non esaltare se stessi per quello che abbiamo, vedere che Dio ci ha generosamente dato queste qualità e che con tutti questi doni, siamo ancora di estrema piccola importanza.” Perciò il vero umile può accettare qualche volta le lodi che gli fanno e le passa tranquillamente a Dio, non tenendo nulla per se stesso.

Chi non è veramente umile si comporta in un modo molto innaturale quando non riceve le lodi. Diventa triste, perde la pazienza e finisce anche per innervosirsi. Respinge gli altri con la sua irritazione e li mette in una situazione difficile.A volte sopprime i propri sentimenti e rimane silenzioso, ma non può dimenticare le coseche sono dette di lui; lo infastidiscono di continuo e non danno pace alla sua mente.

L’umile non si agita. E’ in armonia con se stesso e con gli altri. E’ dotato di un senso di pace straordinario. Si sente salvo e sicuro come una nave nel suo porto, non viene affetto dalle violente tempeste e dai colpi delle onde. Ha trovato rifugio ai Piedi di Loto del Signore, e la furia delle circostanze che cambiano continuamente non ha alcun potere su di lui. Si sente leggero come l’aria. La persona umile ha messo da parte i pesi che portiamo durante la nostra vita - i pesi creati dal nostro “sé” (l’ego) e i suoi desideri - ed è sempre calmo e sereno. Avendo dato tutto, non ha nulla da perdere, ma tutto gli appartiene, perché è diventato di Dio e Dio è in lui. Essendosi liberato dalla schiavitù del desiderio, è ugualmente felice con un pezzo di pane secco come con del cibo raffinato. In ogni situazione e circostanza della vita benedice il Nome di Dio.

Chi desidera essere umile si considera uno studente. Impara molte cose nuove, ma quello che è più difficile, dimentica molte coseche ha imparato. Un discepolo venne da un Santo e disse “O Veggente del Segreto, dimmi, cosa posso fare per vivere la vita divina?”E il Santo gli disse, “Va, dimentica ciò che hai imparato e poi torna e siediti davanti a me.”

Chi desidera incamminarsi sulla via dell’umiltà deve rinunciare ai propri modi ai quali era abituato. Deve abbandonare le opinioni che ha formato, gli standard ai quali è abituato. Deve vedere la vita da un nuovo punto di vista. Per lui non hanno alcun valore le cose che il mondo adorerebbe. I suoi valori sono completamente diversi da quelli delle altre persone.I cibi costosi, le belle case, gli abiti sontuosi, le posizioni di potere e autorità, gli applausi, gli onori e i titoli non lo attirano più. Preferisce una vita di cose semplici. E’ felice di vivere una vita ritirata nel Dio segreto.

E’ morto verso il mondo; vive in Dio. A volte si comporta come un morto.

Sì, il vero umile è, in quel senso, un uomo “morto”. E’ “morto”. Solo Dio vive in lui. Il suo sé (l’ego) si è annichilito, si è dissolto in Dio e rimane solo Dio. Dio lavora in lui e attraverso lui, irradia attraverso i suoi occhi e parla con le sue parole. Con i suoi piedi Dio cammina in terra; e attraverso le sue mani dà le Sue benedizioni di tutti.

Tali uomini sono la vera forza del mondo – la fonte di ispirazione e illuminazione del mondo. Vedere loro significa venire in contatto con Dio, poiché Dio risiede in loro. Essi sono i tempi viventi e mobili di Dio. Sono coloro che tengono il mondo intatto, sebbene essi stessi non ne siano al corrente. Tutta la terra dipende da loro e nessuno lo sa. I loro cuori e le menti sono in sintonia con il grande cuore e la mente dell’umanità. Sono in completo accordo con tutto ciò che è vivente. Danno il loro amore a tutti gli esseri viventi, come se fossero i figli di una sola madre dolce. Hanno rotto tutte le catene e hanno trovato la libertà dei figli di Dio. Dio fa il loro volere, perché essi hanno fuso il proprio volere nel volere di Dio. Dio soddisfa il loro più piccolo desiderio, perché è Lui che desidera tutti i loro desideri. Sono i piccoli redentori dell’umanità.

Mi auguro che voi tutti seguiate la lezione dell’umiltà, nata dall’amore e dalla semplicità.

 

 

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